Rame (Cu, oligoelemento)
Conosciuto sin dall’antichità, il rame, molto probabilmente, fu il primo metallo ad essere usato dall’uomo.
Da vari reperti archeologici si può constatare quanto sia stato importante l’uso che ne è stato fatto anche in campo curativo.
Gli Egizi adoperarono il rame mescolato ad altre sostanze per preparare numerosi farmaci. Venne usato anche da Assiri, Sumeri e Fenici, che lo esportarono in tutto il Mediterraneo. I Greci ed i Romani lo utilizzarono per preparare rimedi antinfiammatori.
Il rame è importante in ogni stadio dello sviluppo, dallo stato fetale alla vecchiaia, e la carenza di questo metallo può essere uno dei fattori causa di molte malattie (astenia generale, anemia, enfisema, debolezza generale, piaghe sulla pelle, diarrea, alterazioni respiratorie, ulcere cutanee, dermatiti, malformazioni ossee, alterate risposte immunitarie, disfunzioni nervose, difettosa cicatrizzazione, minor resistenza alle infezioni, demineralizzazione ossea, osteoporosi, insonnia, bassa pressione, irritabilità).
Il rame, innanzitutto, è necessario per fissare i metalli e i minerali nel nostro organismo, è indispensabile nella formazione del sangue poiché fissa il ferro ai globuli rossi, influenza l’ipofisi, le ghiandole surrenali, e l’apparato genitale, fissa il calcio (importante per le ossa, i muscoli, i tendini, i capelli), è uno dei principali catalizzatori biologici, interviene in numerosi processi enzimatici, viene trasportato dalla ceruloplasmina verso le cellule in funzione della necessità di quest’ultime, assicura l’eliminazione di amine, catalizza la formazione di vitamina C, è essenziale come antiossidante, combatte le infezioni (il rame nel sangue aumenta in presenza di malattie infettive), ed è un tonico generale.
Ha proprietà antinfettive, antinfiammatorie, immunostimolanti, energizzanti, favorisce l’assorbimento del ferro, contrasta i danni da radicali liberi.
È indicato in caso di manifestazioni infettive ed infiammatorie acute e croniche (influenze, raffreddori, mal di gola), stati infiammatori dati da effetti reumatologici, ritardo della crescita, problemi cutanei, degenerazione, cancro, senescenza precoce.