Banaba – Lagerstroemia speciosa L. – Lythraceae
L’attenzione del mondo occidentale su questa pianta è nata in seguito alla pubblicazione di alcune ricerche che hanno confermato scientificamente quanto tramandato dalla tradizione popolare, dimostrando un’azione ipoglicemizzante dell’estratto delle foglie di Banaba su modelli animali, in vitro, ma anche sull’Uomo.
I principi attivi della pianta faciliterebbero il trasporto di glucosio dal sangue alle cellule con un meccanismo dose-dipendente e con un “effetto memoria” che permetterebbe il persistere dell’attività anche per un mese dalla sospensione del trattamento. Nelle foglie di Banaba è stato identificato un composto triterpenoide, l’acido corosolico, a lungo ritenuto il principale responsabile dell’attività terapeutica, e per questo denominato ‘fitoinsulina’. Ultimamente questa convinzione è stata messa in dubbio dall’identificazione di altri costituenti ad elevata attività ipoglicemizzante come il lagerstroemin e, ancor più potente, il PGG, un gallotannino. Occorre infine sottolineare che l’acido corosolico inibisce la differenziazione degli adipociti, conferendo così alla Banaba il ruolo di pianta elettiva per il trattamento di obesità e sovrappeso, soprattutto in soggetti con difficoltà di controllo del metabolismo degli zuccheri. La Banaba è ritenuta una pianta sicura.